Jamgle era un servizio gratuito pensato per i musicisti. Ti permetteva di creare, promuovere e condividere musica con chiunque in qualsiasi momento.
Potevi interagire con musicisti di tutto il mondo creando uno spazio libero per provare nuove soluzioni musicali.
Come Funzionava Jamgle
Immagina il video di un bassista che condivide online una sua registrazione di qualche minuto. Su Jamgle gli altri musicisti potevano inserire la loro registrazione sopra la registrazione del basso. Potevano, ad esempio, cantarci o suonarci sopra con altri strumenti. Il video diventava così collaborativo con tre, quattro o anche più musicisti.
Il Video Che Ti Spiega Come Funzionava Jamgle
Attraverso Jamgle musicisti fisicamente lontani potevano creare insieme un video per registrare e documentare la loro musica, le loro prove.
Caratteristica del progetto era la facilità di utilizzo.
Per usare Jamgle bastava collegare il proprio strumento tramite una scheda audio al PC. Non c’era bisogno di scaricare software per creare i propri video. Bastava aprire un browser, come Google Chrome, e iniziare a suonare.
Caratteristiche Di Jamgle
Registrare video/audio direttamente online
Caricare file video/audio creati offline
Sincronizzare fino a 20 tracce con una precisione di 0.1 decimi di secondo
Aggiungere effetti audio e video all’opera multimediale
Creare progetti privati da condividere solo con amici oppure pubblicare una jam per collaborare con persone diverse
Condividere sui social network le composizioni create.
Jamgle era gratuito.
Jam Session Online Con La Tua Band
L’idea alla base di Jamgle era questa:
Scomporre le tracce audio o video di un successo musicale internazionale per realizzare una jam session con la propria band o semplicemente divertirsi a strimpellare con il nostro strumento preferito sulle tracce di una cover postata online da artisti dall’altro lato del pianeta. E nei passaggi successivi registrare e caricare le esecuzioni per sottoporle al giudizio implacabile della rete.
La settimana scorsa mi ha scritto un musicista chiedendomi se conoscevo delle alternative a Jamgle e così ho creato questa lista che raccoglie una selezione dei servizi che possono aiutarti a collaborare con altri musicisti e professionisti dell’industria musicale.
BandLab è forse l’applicazione più vicina a quello che era Jamgle. È usata da 9 milioni di utenti in tutto il mondo.
Puoi importare le tue registrazioni e creare la tua canzone da zero. Puoi collaborare con altri musicisti in tutto il mondo. Puoi pubblicare e far conoscere la tua musica all’interno della comunità.
Piattaforma dove puoi ascoltare e condividere la tua musica per ricevere feedback.
È un’alternativa gratuita ai servizi di streaming più popolari come ad esempio Spotify, Google Play, Amazon Music. Allora qual è la differenza? La differenza è che non hai bisogno di un servizio di distribuzione digitale per far ascoltare la tua musica. Puoi caricare la tua musica direttamente su Funkwhale e farla ascoltare a chi vuoi. Questo quindi ti permetterà di avere un luogo privato dove poter ricevere feedback da altri musicisti e professionisti dell’industria musicale.
Carichi la tua idea di canzone e puoi invitare altre persone a collaborare al tuo progetto. Nella home page del sito trovi degli esempi che ti fanno capire esattamente come funziona.
In Melboss puoi creare il tuo profilo caricando musica e video. Cercare altri musicisti selezionando le competenze e la posizione geografica. Collaborare e creare un tuo network di musicisti.
Progetto che ho visto nascere nel 2012 e che poi è stato acquisito da Spotify.
L’idea di Soundbetter è quella di offrirti online professionisti dell’industria musicale. Trovi un po’ di tutto. È particolarmente indicata se cerchi turnisti, produttori o se hai bisogno di aiuto per mixaggio e mastering.
Applicazione che ti aiuta a scoprire e collaborare con altri musicisti. Ti permette di connettere il tuo account YouTube e SoundCloud per creare rapidamente un tuo profilo personale.
Servizio online che aiuta a connettere i cantanti con i produttori musicali.
Se sei un produttore musicale ti fa risparmiare tempo se cerchi un cantante; viceversa se sei un cantante hai la possibilità di fare sentire la tua voce a chi ne sta cercando una per il suo progetto musicale.
Le reti informatiche occupano un ruolo centrale nella società odierna. Obiettivo di questo corso è fornire agli studenti un insieme di conoscenze e abilità che consentano loro non solo di aumentare la propria consapevolezza nell’utilizzo di questi strumenti ma anche di acquisire competenze spendibili in ambito lavorativo e know-how nello sviluppo di pagine web. Il corso è strutturato in quattro parti. Nella prima parte vengono presentati i concetti chiave relativi alle reti: la struttura e il funzionamento di Internet, la sua evoluzione, il Web e gli altri servizi a livello applicativo, il Cloud. La seconda e la terza parte sono dedicate ad approfondire il linguaggio HTML, con cui vengono scritte le pagine Web interpretate e visualizzate dai browser, e i fogli di stile CSS utilizzati per gestire tutti gli aspetti di impaginazione e layout. Infine, la quarta parte introduce alcuni aspetti di sicurezza informatica, con relativa analisi delle vulnerabilità nei sistemi e delle misure preventive.
Il corso affronta i fondamenti dell’informatica in modo informale, con l’obiettivo di presentare l’insieme di conoscenze e strumenti necessari per poter utilizzare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione come “utente consapevole” del XXI secolo.
Gli argomenti affrontati nelle 4 settimane saranno: i principi teorici dell’elaborazione e della cultura informatica, la rappresentazione dell’informazione, la codifica del testo e del non-testo (immagini, video, audio), l’architettura hardware di un calcolatore come esecutore programmabile, le varie tipologie di software, con particolare riguardo ai sistemi operativi.
Piattaforme Digitali per la Gestione del Territorio
Il corso ha lo scopo di fornire conoscenze teoriche e pratiche sulle piattaforme digitali, tra cui Internet ed il Web, dei meccanismi economici e sociali alla loro base e le tecnologie essenziali per l’implementazione e l’utilizzo di servizi Web (tra cui il protocollo HTTP e le principali standard di codifica dei dati).
Il corso è strutturato secondo i seguenti macro-argomenti:
Introduzione alle piattaforme,
Infrastruttura digitale (Internet, Web)
Interfacce di programmazione
Codifica e dati
Le lezioni teoriche sono affiancate da una serie di lezioni di laboratorio.
L’intelligenza artificiale è un ramo dell’informatica che da sempre suscita utopie e distopie, che impone all’umanità di interrogarsi sulle proprie prerogative e sui propri limiti, contrapponendoli a quelli delle opere del suo stesso ingegno. La ricerca e lo sviluppo nel campo dell’intelligenza artificiale hanno fatto progressi talmente rapidi e significativi da rendere non solo possibili, ma già comunemente utilizzate, tecnologie le cui possibilità applicative superano la nostra capacità di immaginazione.
Questo corso intende offrire una visione ampia di questo affascinante e complesso argomento, valorizzandone gli aspetti multidisciplinari e fornendo gli elementi base per comprenderne i presupposti teorici, i principi di funzionamento, le implicazioni etiche, gli aspetti culturali, le potenzialità e l’impatto socio-economico.
Sono Alessandro Bogliolo, professore di Sistemi di elaborazione delle informazioni all’Università di Urbino, e vi accompagnerò in questo percorso insieme a tanti colleghi che ci offriranno le proprie competenze.
Incontreremo filosofi, neuroscienziati, antropologi, paletnologi, ai quali chiederemo che cosa sia l’intelligenza, cosa caratterizzi l’intelligenza umana e che relazione ci sia tra le facoltà cognitive e i comportamenti che chiamiamo intelligenti.
Con storicie filosofi della scienza ripercorreremo la storia dell’intelligenza artificiale, ne studieremo le definizioni e ci chiederemo fino a che punto l’intelligenza di una macchina sia frutto dell’intelligenza di chi la progetta e la programma.
Affronteremo questioni etiche, sociali e culturali, parlando anche di cinema e di letteratura. Chiederemo a economisti, tecnologi e imprenditori di parlarci delle applicazioni e delle prospettive di sviluppo del settore.
Vedremo le principali forme di intelligenza artificiale. Parleremo di machine learning, di reti neurali e di algoritmi genetici, chiedendo a neurofisiologi e biotecnologi di parlarci dei sistemi biologici ai quali queste tecniche di ispirano.
Useremo il coding unplugged e la programmazione visuale a blocchi per concepire attività didattiche e ludiche di intelligenza artificiale, che ci permettano di comprenderne i limiti, le potenzialità e i principi di funzionamento. Computer e robot sono innanzitutto degli esecutori ideali, delle macchine programmabili prive di intelligenza, di libero arbitrio, di fantasia, di creatività, che fanno tutto e solo quello che dice loro il programmatore. Dove e come scatta la scintilla dell’intelligenza artificiale? E’ questa la principale domanda a cui cercheremo di dare risposta.