Ubuntu Studio è un sistema operativo libero e aperto, pensato per soddisfare le esigenze dei creativi e degli artisti che lavorano nel campo multimediale; è già configurato e ottimizzato per le applicazioni multimediali e fornisce una gamma completa di applicazioni per la realizzazione di contenuti multimediali (audio, grafico, video, fotografico ed editoriale).
Ubuntu studio è disponibile in più di 40 lingue, tra cui anche l’italiano.
Ubuntu Studio include applicazioni e documentazione per soddisfare tutte le tue esigenze audio.
Ubuntu Studio non è progettato solo per essere un potente strumento per la creazione multimediale, ma è anche un robusto sistema operativo.
Come tutti i sistemi basati su Ubuntu è stabile, sicuro, veloce e immune dai comuni virus.
Inoltre, se hai bisogno di altre applicazioni che non sono installate in maniera predefinita, potrai scegliere tra le migliaia presenti nei repository di Ubuntu.
Audacity is an easy-to-use, multi-track audio editor and recorder for Windows, macOS, GNU/Linux and other operating systems. Audacity is free, open source software.
https://www.audacityteam.org/
A proposito di Audacity
Su questo sito puoi trovare Audacity, un progetto guidato dalla comunità che ti permette di ascoltare, editare e registrare musica .
Audacity è gratuito e sviluppato da un’amichevole comunità di volontari.
https://ubuntustudio.org/ Ubuntu Studio è un sistema operativo libero e aperto, pensato per soddisfare le esigenze dei creativi e degli artisti che lavorano nel campo multimediale; è già configurato e ottimizzato per le applicazioni multimediali e fornisce una...
AudacityPROGETTO Free, open source, cross-platform audio software https://www.audacityteam.org/ Audacity is an easy-to-use, multi-track audio editor and recorder for Windows, macOS, GNU/Linux and other operating systems.Audacity is free, open source software. A...
Musica a DistanzaPROGETTO Jamulushttps://jamulus.io/it/ l'istanza italiana della federazione Jamulus, per suonare online a distanzaA proposito di Jamulus Su questo sito puoi trovare Jamulus, un progetto guidato dalla comunità che ti permette di suonare e fare musica...
https://ubuntustudio.org/ Ubuntu Studio è un sistema operativo libero e aperto, pensato per soddisfare le esigenze dei creativi e degli artisti che lavorano nel campo multimediale; è già configurato e ottimizzato per le applicazioni multimediali e fornisce una...
AudacityPROGETTO Free, open source, cross-platform audio software https://www.audacityteam.org/ Audacity is an easy-to-use, multi-track audio editor and recorder for Windows, macOS, GNU/Linux and other operating systems.Audacity is free, open source software. A...
Musica a DistanzaPROGETTO Jamulushttps://jamulus.io/it/ l'istanza italiana della federazione Jamulus, per suonare online a distanzaA proposito di Jamulus Su questo sito puoi trovare Jamulus, un progetto guidato dalla comunità che ti permette di suonare e fare musica...
In questi giorni ho conosciuto questo meraviglioso progetto che mi fa pensare di nuovo alla musica libera, gratuita e senza barriere.
Questa piattaforma è rivolta a chi non ha una etichetta discografica, un produttore o un canale ufficiale.
Si tratta di MyChance (www.mychance.it), una associazione no-profit che permette ai cantanti, ai gruppi musicali o ai cantautori di farsi conoscere e poter promuovere la propria musica, senza spese e senza vincoli contrattuali.
Sarebbe bello che questo progetto potesse decollare e soprattutto se potesse essere alimentato da nuove energie, nuove collaborazioni e farò il possibile perché i freelance dell’Accademia del Freelance lo possano condividere e magari farne parte.
Jamgle era un servizio gratuito pensato per i musicisti. Ti permetteva di creare, promuovere e condividere musica con chiunque in qualsiasi momento.
Potevi interagire con musicisti di tutto il mondo creando uno spazio libero per provare nuove soluzioni musicali.
Come Funzionava Jamgle
Immagina il video di un bassista che condivide online una sua registrazione di qualche minuto. Su Jamgle gli altri musicisti potevano inserire la loro registrazione sopra la registrazione del basso. Potevano, ad esempio, cantarci o suonarci sopra con altri strumenti. Il video diventava così collaborativo con tre, quattro o anche più musicisti.
Il Video Che Ti Spiega Come Funzionava Jamgle
Attraverso Jamgle musicisti fisicamente lontani potevano creare insieme un video per registrare e documentare la loro musica, le loro prove.
Caratteristica del progetto era la facilità di utilizzo.
Per usare Jamgle bastava collegare il proprio strumento tramite una scheda audio al PC. Non c’era bisogno di scaricare software per creare i propri video. Bastava aprire un browser, come Google Chrome, e iniziare a suonare.
Caratteristiche Di Jamgle
Registrare video/audio direttamente online
Caricare file video/audio creati offline
Sincronizzare fino a 20 tracce con una precisione di 0.1 decimi di secondo
Aggiungere effetti audio e video all’opera multimediale
Creare progetti privati da condividere solo con amici oppure pubblicare una jam per collaborare con persone diverse
Condividere sui social network le composizioni create.
Jamgle era gratuito.
Jam Session Online Con La Tua Band
L’idea alla base di Jamgle era questa:
Scomporre le tracce audio o video di un successo musicale internazionale per realizzare una jam session con la propria band o semplicemente divertirsi a strimpellare con il nostro strumento preferito sulle tracce di una cover postata online da artisti dall’altro lato del pianeta. E nei passaggi successivi registrare e caricare le esecuzioni per sottoporle al giudizio implacabile della rete.
La settimana scorsa mi ha scritto un musicista chiedendomi se conoscevo delle alternative a Jamgle e così ho creato questa lista che raccoglie una selezione dei servizi che possono aiutarti a collaborare con altri musicisti e professionisti dell’industria musicale.
BandLab è forse l’applicazione più vicina a quello che era Jamgle. È usata da 9 milioni di utenti in tutto il mondo.
Puoi importare le tue registrazioni e creare la tua canzone da zero. Puoi collaborare con altri musicisti in tutto il mondo. Puoi pubblicare e far conoscere la tua musica all’interno della comunità.
Piattaforma dove puoi ascoltare e condividere la tua musica per ricevere feedback.
È un’alternativa gratuita ai servizi di streaming più popolari come ad esempio Spotify, Google Play, Amazon Music. Allora qual è la differenza? La differenza è che non hai bisogno di un servizio di distribuzione digitale per far ascoltare la tua musica. Puoi caricare la tua musica direttamente su Funkwhale e farla ascoltare a chi vuoi. Questo quindi ti permetterà di avere un luogo privato dove poter ricevere feedback da altri musicisti e professionisti dell’industria musicale.
Carichi la tua idea di canzone e puoi invitare altre persone a collaborare al tuo progetto. Nella home page del sito trovi degli esempi che ti fanno capire esattamente come funziona.
In Melboss puoi creare il tuo profilo caricando musica e video. Cercare altri musicisti selezionando le competenze e la posizione geografica. Collaborare e creare un tuo network di musicisti.
Progetto che ho visto nascere nel 2012 e che poi è stato acquisito da Spotify.
L’idea di Soundbetter è quella di offrirti online professionisti dell’industria musicale. Trovi un po’ di tutto. È particolarmente indicata se cerchi turnisti, produttori o se hai bisogno di aiuto per mixaggio e mastering.
Applicazione che ti aiuta a scoprire e collaborare con altri musicisti. Ti permette di connettere il tuo account YouTube e SoundCloud per creare rapidamente un tuo profilo personale.
Servizio online che aiuta a connettere i cantanti con i produttori musicali.
Se sei un produttore musicale ti fa risparmiare tempo se cerchi un cantante; viceversa se sei un cantante hai la possibilità di fare sentire la tua voce a chi ne sta cercando una per il suo progetto musicale.
Le reti informatiche occupano un ruolo centrale nella società odierna. Obiettivo di questo corso è fornire agli studenti un insieme di conoscenze e abilità che consentano loro non solo di aumentare la propria consapevolezza nell’utilizzo di questi strumenti ma anche di acquisire competenze spendibili in ambito lavorativo e know-how nello sviluppo di pagine web. Il corso è strutturato in quattro parti. Nella prima parte vengono presentati i concetti chiave relativi alle reti: la struttura e il funzionamento di Internet, la sua evoluzione, il Web e gli altri servizi a livello applicativo, il Cloud. La seconda e la terza parte sono dedicate ad approfondire il linguaggio HTML, con cui vengono scritte le pagine Web interpretate e visualizzate dai browser, e i fogli di stile CSS utilizzati per gestire tutti gli aspetti di impaginazione e layout. Infine, la quarta parte introduce alcuni aspetti di sicurezza informatica, con relativa analisi delle vulnerabilità nei sistemi e delle misure preventive.
Il corso affronta i fondamenti dell’informatica in modo informale, con l’obiettivo di presentare l’insieme di conoscenze e strumenti necessari per poter utilizzare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione come “utente consapevole” del XXI secolo.
Gli argomenti affrontati nelle 4 settimane saranno: i principi teorici dell’elaborazione e della cultura informatica, la rappresentazione dell’informazione, la codifica del testo e del non-testo (immagini, video, audio), l’architettura hardware di un calcolatore come esecutore programmabile, le varie tipologie di software, con particolare riguardo ai sistemi operativi.
Piattaforme Digitali per la Gestione del Territorio
Il corso ha lo scopo di fornire conoscenze teoriche e pratiche sulle piattaforme digitali, tra cui Internet ed il Web, dei meccanismi economici e sociali alla loro base e le tecnologie essenziali per l’implementazione e l’utilizzo di servizi Web (tra cui il protocollo HTTP e le principali standard di codifica dei dati).
Il corso è strutturato secondo i seguenti macro-argomenti:
Introduzione alle piattaforme,
Infrastruttura digitale (Internet, Web)
Interfacce di programmazione
Codifica e dati
Le lezioni teoriche sono affiancate da una serie di lezioni di laboratorio.
L’intelligenza artificiale è un ramo dell’informatica che da sempre suscita utopie e distopie, che impone all’umanità di interrogarsi sulle proprie prerogative e sui propri limiti, contrapponendoli a quelli delle opere del suo stesso ingegno. La ricerca e lo sviluppo nel campo dell’intelligenza artificiale hanno fatto progressi talmente rapidi e significativi da rendere non solo possibili, ma già comunemente utilizzate, tecnologie le cui possibilità applicative superano la nostra capacità di immaginazione.
Questo corso intende offrire una visione ampia di questo affascinante e complesso argomento, valorizzandone gli aspetti multidisciplinari e fornendo gli elementi base per comprenderne i presupposti teorici, i principi di funzionamento, le implicazioni etiche, gli aspetti culturali, le potenzialità e l’impatto socio-economico.
Sono Alessandro Bogliolo, professore di Sistemi di elaborazione delle informazioni all’Università di Urbino, e vi accompagnerò in questo percorso insieme a tanti colleghi che ci offriranno le proprie competenze.
Incontreremo filosofi, neuroscienziati, antropologi, paletnologi, ai quali chiederemo che cosa sia l’intelligenza, cosa caratterizzi l’intelligenza umana e che relazione ci sia tra le facoltà cognitive e i comportamenti che chiamiamo intelligenti.
Con storicie filosofi della scienza ripercorreremo la storia dell’intelligenza artificiale, ne studieremo le definizioni e ci chiederemo fino a che punto l’intelligenza di una macchina sia frutto dell’intelligenza di chi la progetta e la programma.
Affronteremo questioni etiche, sociali e culturali, parlando anche di cinema e di letteratura. Chiederemo a economisti, tecnologi e imprenditori di parlarci delle applicazioni e delle prospettive di sviluppo del settore.
Vedremo le principali forme di intelligenza artificiale. Parleremo di machine learning, di reti neurali e di algoritmi genetici, chiedendo a neurofisiologi e biotecnologi di parlarci dei sistemi biologici ai quali queste tecniche di ispirano.
Useremo il coding unplugged e la programmazione visuale a blocchi per concepire attività didattiche e ludiche di intelligenza artificiale, che ci permettano di comprenderne i limiti, le potenzialità e i principi di funzionamento. Computer e robot sono innanzitutto degli esecutori ideali, delle macchine programmabili prive di intelligenza, di libero arbitrio, di fantasia, di creatività, che fanno tutto e solo quello che dice loro il programmatore. Dove e come scatta la scintilla dell’intelligenza artificiale? E’ questa la principale domanda a cui cercheremo di dare risposta.
Questo corso, che chiameremo AlgoMOOC, parla soprattutto di cose che sapete già, o che sapete già fare. Ed è qui la sua forza.
Infatti parla di algoritmi, che non sono altro che procedimenti costruttivi per ottenere risultati e realizzare idee. Dietro a quasi tutto quello che facciamo c’è un algoritmo. Questo corso svela gli algoritmi quotidiani che applichiamo inconsapevolmente quando calcoliamo una somma, quando cerchiamo la pagina in un libro, quando mettiamo in ordine degli oggetti, quando facciamo un disegno o quando cerchiamo la strada per raggiungere un luogo.
Ma oltre ad essere strumenti quotidiani, gli algoritmi sono una delle massime espressioni dell’intelligenza umana, un elemento fondamentale del nostro patrimonio culturale e una base solida su cui costruire il futuro. Un problema per cui esista una soluzione algoritmica non è più degno di essere chiamato tale. Così chi trova un algoritmo per risolvere un problema aperto lo risolve per sempre. Persino la complessità che attribuiamo ad un problema non è una sua proprietà intrinseca, ma è data dall’algoritmo che adottiamo per risolverlo. Quindi chi trova un algoritmo più veloce per fare qualcosa rende tutto un po’ più semplice, per sempre.
Conoscere gli algoritmi ci consente non solo di applicarli alla soluzione dei problemi, ma anche di comprendere gli aspetti computazionali della realtà che ci circonda e di dare vita alle nostre idee.
In questo corso impareremo a riconoscere gli algoritmi, a comprenderli e ad usarli. Vedremo quanto sia importante la rappresentazione dei dati di un problema per riuscire a risolverlo.
Potremmo parlare di tutto questo anche senza usare un computer, perché gli algoritmi hanno a che fare con il ragionamento, non con la tecnologia. Ma impareremo anche ad usare JavaScript per rappresentare i nostri algoritmi in modo talmente rigoroso da poterne affidare l’esecuzione a un computer.
Il corso è articolato in moduli e suddiviso in tre parti, il cui completamento è certificato da tre open badge:
AlgoMOOC, Gli algoritmi. 26 ore. parte principale del corso, dedicata alla comprensione degli algoritmi e dei loro principi di funzionamento
AlgoMOOCj, JavaScript. 14 ore. dedicato all’implementazione in JavaScript degli algoritmi
AlgoMOOCt, Algoritmi a scuola. 2 ore. dedicato agli aspetti didattici
Questo consente di conseguire attestati di completamento a conclusione di ogni parte, anche senza aver completato le restanti.
ObiettiviGli obiettivi di studio sono i seguenti:
Svelare la natura algoritmica dei procedimenti quotidiani
Offrire consapevolezza degli aspetti computazionali della realtà
Comprendere la relazione tra problema e algoritmo
Introdurre i concetti di complessità e correttezza
Introdurre le principali forme di rappresentazione dei dati
Introdurre e sperimentare i principi base della programmazione
Introdurre le principali strutture dati
Avviare alla programmazione in JavaScript
Fornire esempi pratici di algoritmi, guidando i corsisti alla loro comprensione e implementazione in JavaScript
Discutere l’applicazione esplicita degli algoritmi nella pratica didattica
RisultatiI corsisti acquisiranno consapevolezza degli aspetti computazionali della realtà e strumenti adatti a descriverli e comprenderli. Comprenderanno il legame tra problemi e algoritmi, dando significato ai concetti di complessità e correttezza. Comprenderanno l’importanza della rappresentazione dei dati al fine dell’individuazione di soluzioni algoritmiche. Conosceranno algoritmi esemplificativi che operano su numeri e su strutture dati quali array, alberi e grafi.I corsisti apprenderanno i principi base della programmazione (istruzioni, sequenze, ripetizioni, selezioni, procedure, funzioni, ricorsione) e faranno esperienza di programmazione in JavaScript. Questo consentirà loro di comprendere anche la relazione che esiste tra un algoritmo e la sua implementazione in un linguaggio di programmazione e sperimenteranno l’importanza del debugging come passo fondamentale dello sviluppo di un programma.Gli insegnanti interessati potranno aprtecipare attivamente ad una comunità di apprendimento e di pratica che fornirà loro spunti ed elementi utili a decidere autonomamente se, come e quando applicare le conoscenze e le competenze fornite dal corso nella propria attività didattica.
Alternanza Scuola LavoroLe scuole possono liberamente utilizzare il corso online “Algoritmi quotidiani” come attività di formazione nell’ambito dei percorsi di altarnanza scuola-lavoro offerti ai propri studenti in collaborazione con i partner locali.A questo indirizzo è possibile ottenere aderire a questa iniziativa ottenendo esplicita autorizzazione, con la specifica delle modalità di utlizzo consigliate.Ulteriori informazioni sono disponibili sulla brochure pdf.
MakiMaki è una disegnatrice che ha seguito la prima edizione di AlgoMOOC e ha commentato ogni videolezione con un proprio autoritratto, che la ritrae di fronte allo schermo, con espressioni e atteggiamenti che esprimono il modo in cui ha recepito la lezione stessa. Gli autortratti di Maki vengono pubblicati nella nuova edizione del corso perchè offrono una efficace chiave di lettura dei contenuti del corso.